La mia rivoluzione in incognito è il #noprofit. La mia è una coltellata dolce, una coltellata che solletica. Non chiedo soldi per i miei servigi, non emetto fattura. Mi aspetto un regalo, da scegliere tra le cose della mia wish-list, una specie di ‘lista nozze’ con le cose che vorrei e che mi comprerei con i soldi della fattura. Il premio per il mio lavoro.
Perché un regalo vale più di mille fatture…
È sufficiente dirmi di cosa hai bisogno e rispondere con un regalo. Mi serve l’ultimo iPhone Xr, devo cambiare il telefono, ma se vuoi regalarmi l’Xs perché pensi che mi meriti di più sei libero di improvvisare. Da ora in avanti ho intenzione di farmi pagare così, attraverso la mia wish-list, per andare completamente oltre questo sistema che tiene conto del solo profitto. Io offro vera qualità, decidete voi il valore. Se poi siamo tutti contenti vivremo meglio e più a lungo istaurando un rapporto capace di superare firme e contratti.
Con questa rivoluzione voglio cambiare io per primo.
La mia rivoluzione è contro le assurde convenzioni che allontanano il lavoro dal vero lavoro. Se sarò in grado di farla crescere non potranno più esserci lavoratori non pagati, né alibi, né scuse, né pessime qualità. L’entusiasmo monta la tua voglia di fare bene e se le cose che hai creato funzionano come devono i favori e i regali si moltiplicheranno nel tempo. Il tuo committente, contento e appagato, diventerà il mecenate del tuo benessere, il duca che ti accoglie a corte e si prende cura dei tuoi bisogni come tu fai con i suoi, per sfruttare al meglio i tuoi talenti.
E tu sarai vanto per le sue imprese, imbandirai per lui i banchetti più superbi, con i tuoi capolavori porterai gloria alla sua casata.
Soltanto così si può rinascere, oggi, come artisti umili e sinceri, come artisti freschi di una volta, quegli artisti che diedero inizio al nostro Rinascimento più di cinquecento anni fa. Quegli artisti avevano scoperto un nuovo modo di guardare il mondo, attraverso la bellezza avevano dato spinta ad una nuova rinascita dello spirito del tempo, mettendo al centro gli autentici valori del sentimento italiano. Abili solamente nel creare, quegli artisti chiedevano in cambio un aiuto costante per riuscire a sopravvivere a tutti quegli imperdonabili vizi.